venerdì 27 aprile 2018

NIE what to do in case of LOSS or THEFT of the Número de Indentificación de Extranjero


***Please note this post speaks only to EU members who already had a NIE, if you're a non-EU citizen you might need further documentation.***


I decided to write this small guideline to try and help those who find themselves in this unfortunate situation. I've been living in Barcelona for six years now, and yesterday, at exactly seven days before my estimated due date, some random pickpocket decided to steal my wallet as I was on my way out of Mercadona. Super cliché, I know. I had all my Spanish documents in that wallet, (luckily I did not have my original country ID card/passport with me), but I had, among other things, my NIE and my CatSalut card. I was so worried about having to renew my NIE, only a few days till the future birth of my daughter and I wanted to make sure I had all my papers, but we know that in Barcelona certain procedures are not fast. Down below I explain how I made it to have a duplicate of my NIE in less than 24 hours from the theft, hoping that this will help you in some way to understand what documents you need to hand in.

How to obtain a Duplicate/Copy of your NIE for EU citizens (due to loss or theft)

1- Go to the nearest Mossos Station and report the Theft/loss to the Police

The very first thing to do is to go to the police station and get a Police Report. Please remember you WILL need some sort of ID/passport to let them verify your identity. The report MUST state that your NIE has been stolen or lost.

(If your country ID/Passport has been stolen too you need to get a new one at your Consulate/Embassy ASAP)


2. Mandatory documents you need to gather and hand in


  • Copy and original Police Report
  • Copy and Original Passport / Identity Card
  • * Volante de Empadronamiento (not issued more than three months ago)
  • ** Vida Laboral (yes guys, there's no way around it. The first time you got a NIE you probably brought a pre / contract, now in order to get the copy you have to bring your vida laboral to prove that you are working, or that you have legally "cotizado" something during these past few years/months in Spain)
  • Bank giro slip/Deposit slip to be paid in any bank or saving accounts, you must fill it in and print it out yourself https://sede.policia.gob.es:38089/Tasa790_012/ selecting the following option : Certificado de registro de residentes comunitarios o Tarjeta de residencia de familiar de un ciudadano de la Unión. which will amount to € 10.71. Make sure you print it out yourself!!  If you don't they will tell you to come back only when you have it filled, printed and stamped by the bank to confirm the payment (in cash or bank transfer)


  • Hoja de la Afiliación de la Seguridad Social (this is not mandatory because it shows in your vida laboral, but if you have it bring it just in case)


(¿How on earth did you have all this stuff in less than a day? Well, I was lucky, preparing myself for the birth of my daughter I had been gathering all these docs just in case in the previous couple of weeks. Having my wallet stolen 9 months into my pregnancy was not fun but karma helped me out a little bit as you can see)

3. Go to the Extranjería office in Rambla Guipuzcoa 74

Opening Hours 9: 00-14: 00 Monday - Friday
 I didn't book any appointment, the system wouldn't let me, so I showed up anyway and told them what happened to me and they let me in, no further questions asked.
- They will give you this form to fill in (the first paragraph only) it's called the EX18 model. If you want to bring it yourself just in case you can find it here http://www.ub.edu/uri/Documents/ex18.pdf



In my case, just after six years from my first NIE, my status as a foreigner had changed, I was given a NIE that states RESIDENTE PERMANENTE ( it does not mean that the old was temporary but simply there was no reference to deadlines). The clerk explained to me that the next time something like this happens, I no longer have to bring all these documents but rather only the photocopies of my ID/PASSPORT, the deposit slip and the Police Report because my stay in Spain is now considered permanent.




* Volante del Padrón
https://w30.bcn.cat/APPS/portaltramits/portal/channel/default.html?&stpid=19970000156&mostrar_descLarga=0&channel=1&mostrar_conCertif=0 (fill it in and you will get it in the mail at your current address after about a week)
https://w30.bcn.cat/APPS/portaltramits/portal/channel/default.html?&stpid=19970000156&mostrar_descLarga=0&channel=5 (you can go to the nearest point of atención al ciudadano and print it out)

** Vida Laboral
- You can go to the nearest office Tesoreria and ask for it there (for those who live near Sagrada Familia (C. Indústria, 114 08025 BARCELONA (BARCELONA)
- There is a faster way to get it, if, when you got afiliado to the seguridad social, you gave your phone number and agreed to their terms and conditions you can go here https://goo.gl/oEAMJD (if doesn't work search SOLICITAR VIDA LABORAL VIA SMS) enter your details and your telephone number, you will receive a confirmation code, enter it et voila, Vida Laboral in PDF format

giovedì 26 aprile 2018

NIE, smarrimento o furto.


Ho deciso di scrivere questo post per cercare di dare una mano a chi si dovesse trovare in questa spiacevole situazione. Vivo a Barcellona da sei anni ormai, e ieri ad esattamente sette giorni dalla mia data di parto prevista, qualche individuo ha deciso di rubarmi il portafoglio uscendo da Mercadona. Super cliché. Dentro avevo molti documenti, (per fortuna non avevo con me né la carta d'identità né il passaporto) ma avevo, tra altre cose, il NIE e la tessera del CatSalut. Evidentemente quello che mi preoccupava di più era il duplicato del NIE, a pochi giorni dalla futura nascita di mia figlia, volevo avere tutti i documenti più importanti con me, e come ben sappiamo a Barcellona certe procedure non sono celeri. Vi spiego come ho fatto ad avere un duplicato del mio NIE in meno di 24h dal piccolo furto che ho subito, sperando che questo possa aiutarvi in qualche maniera nel capire quali documenti dovete apportare visto che non ho trovato nessuna informazione a riguardo. (post scritto nell'Aprile del 2018)

Come ottenere un Duplicato del NIE per cittadini comunitari (per smarrimento o furto)
1- Sporgere denuncia presso i Mossos
La primissima cosa da fare è recarsi in caserma e fare la denuncia, avrete bisogno di un documento di identità. Nella denuncia deve constare che dichiarate che il NIE vi è stato sottratto/o smarrito.

(¿ma se mi hanno rubato e ho perso tutto? In questo caso se non hai nemmeno il passaporto devi andare in Consolato e farti fare un documento urgentemente, il Consolato Italiano di Barcellona dovrebbe avere un canale preferenziale per questo tipo di situazioni. Dipende pure se siete iscritti all'AIRE o no, purtroppo non ho molte informazioni a riguardo per adesso)

2. I documenti obbligatori da preparare e portare

  • Copia e Originale della Denuncia
  • Copia e Originale del Passaporto/Carta d'Identità
  • *Volante de Empadronamiento (non più vecchio di tre mesi)
  • **Vida Laboral (sì ragazzi, senza non ve lo rifanno. La prima volta che avete ottenuto un NIE avete portato un pre/contratto, adesso per il duplicato dovete portare la vida laboral per provare che state lavorando, o che avete "cotizado" in questi anni in Spagna)
  • Bollettino da pagare in qualsiasi banca o cassa di risparmio, lo dovete riempire e stampare da voi https://sede.policia.gob.es:38089/Tasa790_012/ selezionando l'opzione 
.Certificado de registro de residente comunitario o Tarjeta de residencia de familiar de un ciudadano de la Unión.
che risulterà in un importo di 10,71 €. Mi raccomando, se non lo portate stampato e pagato vi diranno che dovrete stamparlo e portarlo timbrato dalla banca dopo l'avvenuto pagamento (in contanti o bonifico)
  • Hoja de la Afiliación de la Seguridad Social (questo si che non è obbligatorio perché risulta nella vostra vida laboral, ma se ce l'avete portatelo, non si sa mai, a me per esempio me l'hanno guardato)

(¿ma come hai fatto ad avere tutti sti documenti in meno di un giorno fammi capire? Ho avuto fortuna, preparandomi per la nascita di mia figlia era ormai un mese che avevo aggiornato tutto sto fogliame. Ho avuto fortuna nella sfortuna di essere scippata, incinta di 9 mesi. Scorrete più sotto e vi dico come potete ottenere alcuni di quei documenti)

3. Recarsi all'ufficio di Extranjería di Rambla Guipuzcoa 74
Orario 9:00-14:00 lunedì - venerdì, senza cita previa a me hanno fatto entrare senza storie, un amico expat come me mi ha fatto notare che la polizia mi ha lasciato entrare perché avevo subito un furto e che per smarrimento potrebbe non necessariamente essere così. ( mi ha anche suggerito che non tutte le extranjerías ti fanno passare senza cita. A Badalona per esempio non si può. E se non sei residente a Bcn quella di Guipúzcoa non ti accetta)
- Li vi daranno da riempire il primo paragrafo del modello EX18 ma se per scaramanzia ve lo volete portare e stampare da voi http://www.ub.edu/uri/Documents/ex18.pdf



Nel mio caso, appunto dopo sei anni dal mio primo NIE, il mio status come straniera è cambiato, mi hanno rilasciato un NIE con scritto RESIDENTE PERMANENTE (non vuol dire che il vecchio fosse provvisorio ma semplicemente non c'era riferimento a scadenze). L'impiegato mi ha quindi spiegato che la prossima volta che mi succede qualcosa del genere, non devo più portare tutti questi documenti bensì solo le fotocopie dei documenti di identità, la tassa e la denuncia, perché il mio soggiorno in Spagna è considerato, appunto, permanente.




*Volante del Padrón 
https://w30.bcn.cat/APPS/portaltramits/portal/channel/default.html?&stpid=19970000156&mostrar_descLarga=0&channel=1&mostrar_conCertif=0 (compilatelo e arriva a casa, se avete il padrón debitamente aggiornato, dopo circa una settimana)
https://w30.bcn.cat/APPS/portaltramits/portal/channel/default.html?&stpid=19970000156&mostrar_descLarga=0&channel=5 (potete andare nel punto de atención ciudadano più vicino e autostamparvelo)

**Vida Laboral
- Potete recarvi all'oficina de Tesoreria più vicina a voi e chiederlo lì (per chi vive vicino a Sagrada Familia (C. Indústria, 114 08025 BARCELONA(BARCELONA )
- C'è una maniera più veloce di ottenerla, se quando vi siete afiliados alla seguridad social avete dato il vostro numero di telefono e il consenso all'utilizzo dei vostri dati potete andare qui https://goo.gl/oEAMJD (se non dovesse funzionare il link cercate SOLICITAR VIDA LABORAL VIA SMS) inserite i vostri dati e il vostro numero di telefono, vi arriva un codice di conferma, lo inserite et voilá, Vida Laboral in formato PDF


giovedì 4 giugno 2015

Letters to my kids, from your teacher.


It's been a long ride kiddos but, here we are now, you are officially three and coming of age in the baby world!
Seeing you walking on your own feet has been such a thrill, hearing you say the first full sentence and solve your first problems on your own was deeply motivating and priceless.

Welcome to your (almost)
grown up lives, where everybody will expect things from you, you will have responsibilities and a lifetime of homework! Game's on, enjoy this breathtaking world to the fullest!

I wish you the longest ride through this action-packed journey, but what I really and deeply hope is that you keep on going through this amazing merry-go-round jumping and hopping like you do now. 

Never stop hugging, never stop kissing, never stop laughing your voices out like there's no funniest thing on earth! Keep on painting walls and windows on the spur of the moment, colour your life however you like and be the beautiful witty little people you are, without being judged nor judging. I hope you will learn from your mistakes and better yourself even in the hardest moments, if you're hurting rise to the occasion and look for the silver lining. It's there my darlings, even in the darkest times!
Sometimes it's too dark to spot, but the sun will always rise if you want it to.
Never lose hope nor motivation, have faith in yourself because you WILL pull it through. 

And as you grow up never ever stop thinking out of the box as you do now, it's your biggest asset and your most precious resource. Keep on embracing love with humbleness, tolerance and respect. 

Regardless of where your peers are from, what language they speak, what religion they preach, what colour they are, what person they decide to love. 
Just like you do now.

Your teachers will love you and remember you forever :')

Goodbye and be happy kiddos

lunedì 12 gennaio 2015

"Che fai nella vita?" Terms and Conditions apply

La signora della carta d'identità alzò lo sguardo, vidi quegli occhi annoiati attraverso le lenti degli occhiali. "Professione?"
Una pressione tale non ce l'avevo dai tempi delle superiori quando la mia prof di matematica mi chiese di calcolare i massimi e i minimi di una funzione con la matrice Hessiana.



Cosa fai nella vita?
Ma a voi non vi prende male quando ve lo chiedono? Cioè l'impressione che date, il giudizio del vostro interlocutore dipende interamente da un fattore, il vostro lavoro.


Ho studiato in due università importanti all'estero, i miei compagni di università sono diventati avvocati, consultori, economisti, managers, medici, ingegneri. 

Sono una maestra d'asilo, ora. Ma sono stata insegnante per adulti, sono stata una cameriera, una gelataia, una paninara pure!
Non ho la più pallida idea di quello che farò il prossimo anno, o se mi licenziano, o se me ne vado perché mi prende il grullo.

Cosa fai nella vita?

Ma guarda faccio tante cose, mi lavo i denti, leggo solo libri che mi piacciono, viaggio quasi sempre a caso, mi perdo svariate volte al giorno, voglio bene alle persone, cerco di sorridere più che posso, mi incavolo per minchiate. Parecchio pure. Poi mi passa.

Cosa fai nella vita?
Vuoi sapere cosa ho studiato, cosa faccio ora, cosa avrei voluto fare o cosa farò quando cambierò lavoro?!

Cosa fai nella vita? 
Guarda io ti rispondo anche però a patto di poter cambiare la risposta, dai, almeno la possibilità di aggiornarla ogni sei mesi! 



Incontro particolarmente bizzarro. Seduta a sorseggiare una birra con una ex-collega universitaria coreana che lavora come ingegnere alla Samsung. 
Pure più giovane di me.
Arriva la domanda stella, io speravo che se ne scordasse ma invece niente, dopo aver ascoltato il suo curriculum lavorativo.
E tu cosa fai nella vita?

Le spiego. La scuola, i bambini, no non l'ho studiato ma l'ho imparato col tempo. 
No boh non lo so che cosa farò dopo.

E all'improvviso.
Sai, nel mio paese avresti una vita fantastica. Non come me, rinchiusa a fare calcoli.
SCUSA? dai uffa almeno se lo sapevo me la tiravo un po' di più. Mai 'na gioia oh. Cheppalle.



La signora della carta d'identità alzò lo sguardo, vidi quegli occhi annoiati attraverso le lenti degli occhiali. "Professione?"
Una pressione tale non ce l'avevo dai tempi delle superiori quando la mia prof di matematica mi chiese di calcolare i massimi e i minimi di una funzione con la matrice Hessiana. 

Presi 3. 

Su 15.


"Ci metta Insegnante, ma facciamo che torno il prossimo anno e se ne riparla. Vabbène?!"
Stampò il bollo, ci scarabocchiò sopra una firma.
"Sé, 'decci."


Facciamo che la prossima volta che incontriamo una persona ci impegniamo a non etichettarla, facciamo che la prossima volta che conosciamo qualcuno non ci sentiamo in dovere di spiegare quello che facciamo ma piuttosto chi siamo.
È più facile di quel che sembra.






lunedì 15 dicembre 2014

25

Seduta in una panchina. La brezza del mare, il rumore della città alle spalle che sparisce. Il blu e l'azzurro che si fondono, una barca a vela in lontananza. 
Pronti, attenti, via. 

La valigia aperta in uno studio di 30 metri quadri, il sorriso di un ragazzo che fa suo qualcosa per la prima volta. Il lavoro, l'incubo di non riuscire, le aspettative da compiere. Le proprie, le più dure. Alti e bassi di una vita passata in metro, quella luce bianca sterile, il silenzio degli smartphone, la signora sudamericana che urla.

Otto ore per lavorare, otto ore per dormire e quello che resta per lasciarsi cadere con la bici dai campi da golf ai profumi di posti esotici.

Le scarpe da tennis quelle un po' rotte che non vuoi buttare. I jeans delle superiori, la felpa dell'universita. Le cuffie sempre aggrovigliate. Gli amici, la famiglia, la lontananza. I mesi che passano, ti guardi allo specchio, il tuo primo capello bianco. 
I jeans che ti stanno larghi, la schiena che ti cigola un po'. Lo stomaco che ti fa un po' male, il conto alla rovescia di un lavoro che sta stretto.
La nuova famiglia di amici che all'improvviso dà respiro.

Il rumore della città alle spalle. Il bambino che cade dal triciclo mentre il padre è al telefono.
Sento il profumo di vino caldo a casa di amici. Una casa con il parquet, un abbraccio vero. Una cena inaspettata e un sorriso meritato.

Il tuo viaggio è unico, a volte incontri vicoli ciechi. Altre incontri persone che si siedono accanto a te e iniziano a parlarti fino ad arrivare alla stazione giusta.
L'importante non è da dove vieni, ma dove decidi di scendere.

domenica 5 ottobre 2014

Monologos interiores, musica indie, una maestra italiana en españa.

No te quiero enseñar nada, pero quiero estar allí cuando lo aprendas. 

Os invito a mi flujo de conciencia, buen viaje =)


Son las 16:55, me estiro en el suelo hecha polvo. Me duele la espalda que flipas.
La cabeza que no veas, los brazos, las rodillas que hacen un ruido raro cuando ando tengo 25 años y estoy que no paso la ITV.

¡HOLA!
Dos ojos saltones que me miran riendo, las pestañas super largas, tu sonrisa infinita
¡HOLA TALA! 


(me llamo Sara, por cierto)
TALAAAA! y esa risa que enamora a cualquiera.
Y pienso en muchas cosas.




La primera vez que me has visto, que abrías y cerrabas tus manitas para que te cogiera.
Eras tan pequeña y con los ojos tan grandes.
La primera vez que te ayudado a hacer abdominales para que pudieras andar.
La primera vez que te has aguantado de pie. Y has caminado.
Te has caído.
Y con la sonrisa has vuelto a levantarte.


La primera vez, que te he visto correr sin caerte.
Que te he ayudado a aguantarte en la escalera, suspendida en el aire y no te has caído.

La primera vez que hemos pintado juntas, y te has comido media botella de pintura verde.
Y has cagado verde fosforito durante una semana.
...Y he tenido que decírselo a tu madre. 
Mientras tu te partías de risa. 
La primera vez que te has pintado los labios con cola.

Y no podías abrir la boca.
...Y he tenido que decírselo a tu madre

La primera vez que te has puesto muy mala, y que me he sentado a tu costado para que no dejases de respirar.
La primera vez que has gateado dentro de un túnel sin miedo.
Que te has subido sobre el armario en un nanosegundo. 

Y casi te pegas una hostia que te abres la cabeza.
...y no le he dicho nada a tu madre.
La primera vez que me has contestado a una pregunta.
Que me has dicho que.
Y la primera vez que me has dicho que no.
....Y lo orgullosa que me has echo sentir.
La primera vez que te has echo daño, y no has llorado.
La primera vez que te he enseñado un caracol.

Y he tenido que abrirte la boca para que lo escupieses.
Y no me acuerdo si se lo dije a tu madre.
El día que te has sentado a escuchar una historia durante veinte minutos, y te sabias las palabras de las canciones.
Las mismas que te he cantado durante un año y medio de tu pequeña vida.
Cuando te quedabas mirándome sin decir nada.
Y jolínes, sí que me estabas escuchando.


La primera vez que te has despedido de tu madre, corriendo hacia mí para darme el chupete.
Sin llorar, hablando sola.

Y yo sigo no enterándome de lo que dices. ¡Pero nada mujer!
No se que dices. Y te veo 10 horas todos los días.
Pero ya llegará.
Y llegará el día que cumplas tres años y te irás al cole.
Y te olvidarás.
Pero yo no, lo que me has enseñado en este año es que siempre hay que volver a sonreír.
Que no pasa nada.
Y después de enfadarnos una con la otra, te daré el dedo y iremos caminando juntas.


Pues este es mi trabajo, como mi trabajo no hay Nada en el mundo, paro un segundo y me saltan encima como conejitos, ojos bien abiertos, gateando sobre mi barriga.
Se queda mirándome, sin decir nada, una sonrisa enorme sin fin.
Estirada en el suelo la abrazo fuerte, 'me has vuelto loca hoy, pero no pasa nada'

Mañana más y mejor.




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mercoledì 20 agosto 2014

Qué difícil es tener acento Italiano: el cuento de una Wannabe Eppañola



Es muy curioso. Ayer fui a un intercambio lingüístico de Español, era un intercambio especifico, sólo para pingüinos. Conocí gente muy maja pero desde luego lo que destacó fue el comentario de una señora estadounidense que al oírme hablar y al enterarse de que yo era italiana me soltó: “oh but that’s cheating”. Tramposa em diu.

Claro, porque los Italianos venimos ya con el chip de Castellano C2 sólo nos lo tenemos que instalar ¡y ya!

Poh no zeñora!


A ver los italianos ¿cómo aprendemos el Castellano? Estudiando (bastante además) pero también improvisando (la mayoría de veces cuando no sabemos algo) Eh, tú, recién graduado en Filología Hispanica no te rayes, tu també ho fas!


Seguro que cualquier de vosotros que esté leyendo esto – a parte de ir buscando errores adrede ¡que os conozco majos! – sabrá muy bien que por tanto Español estudiado en la Uni o en la academia, hasta que llegue el momento en que saques las castañas del fuego no puedes decir ´que te defiendes´ en una lengua. A continuación los pequeños fallos que nos delatan, esos pequeños, que ni te das cuenta. Pero sí, cuestan de corregir, y después de tantos años tocan fibra.



Como por ejemplo…

1. Las vocales demasiado abiertas: ese ´buèno´ ej que no me zale bien tìo


2. Las RR esas: está roto, nooo (e)roto no, rrrrroto, como rrrrata, non (e)rata ¡pero que yo no digo eso coño!

3. Poner los números al plural sin enterarnos:  uno, dos, tres, cuatros, cincos, seis, sietes. Tantas S me marean, ¿vale?


4. Las otras RR: desparramados, ¡eso es demasiado suena a ruso! ***facepalm***


5. Las otras S: ese S al estilo Rajoy para imitar las S sordas de los nativos. Ay porfavor ¡dejémoslo ya!

6. Fui-fue: después de todo este tiempo aún no t’aclaras  vaya tela

7. C, Z, S y otros desastres: Serveza, Cerbesa, Servesa ¡'na Birra porfavò!




Sin hablar de los grandes clásicos, por/para ser/estar pero como de eso ya sabemos mucho, no hace falta decir nada más. Los subjuntivos si lo hubiese sabido te hubiese,hubiera,habrìa?¿?¿?  meeeeeh
Si lo llego a saber te llamo.
Eh, no me juzguéis, me ha sacado de más de un apuro.



En todo esto un día llegas a una tienda cualquiera, y te prometes que hoy nadie va a saber que eres italiano, hombre, al final llevas aquí tanto tiempo como para pasar desapercibido, tanto tapeo de bravas, pinxos en el Carrer Blai, tantas claras que t’has tragao mientras les tirabas los trastos a las guiris, los pedales que te has llevado durante las fiestas de Gracia, sin mencionar las de Sants, conversaciones sobre los políticos de este país, las indicaciones a parejas chonis castellanas y lost in las ramblas, las peticiones para que no cerraran el Parc Guell, las batallas con los hombrecitos de la TMB - ¡de algo habrá servido todo esto!
Incluso ahora que cuando vuelves a Italia siempre acabas diciendo Merci y Adéu. Es que estás súper integrado, va, suéltale el acento Barcelonés, venga, para dar el pego y quedarte tan ancho.
¡Que piense que eres de aquí y cuando vea tu NIE se quede flipando en colores!

-     -  Hola.
-     --  Usted no es de aquí, ¿tat?

***facepalm***

Dicen que tener algo de acento amplia el numero de tías y tíos al que entrar a saco.
¿Quizás sea por eso que tanto nos cuesta dejarnos el acento, alguien me lo puede confirmar?


=)